mercoledì, agosto 10, 2005

La Gioconda e il cachi.




Io sono così: una parte di me è luminosa e creativa, l’ altra vorrebbe farla finita, aprire la finestra, prendere la rincorsa e gettarsi nel vuoto per poi spiaccicarsi al suolo come un cachi maturo abbandonato nel suo albero che ha aspettato invano di essere colto e mangiato.
Un giorno mentre preparavo le frittelline di carnevale ho fatto questa confidenza quella deleteria di Maura.
Maura mi ha proposto di adottare un micio.
Io ne sono stato subito entusiasta.
Già mi vedevo: uscire col gatto, guardare Buffy col gatto, bere il the col gatto, farmi le foto col gatto, scaricare le e-mail col gatto, usare il gatto come ornamento sulla mia testa e tutte queste piccole cose che di solito si fanno con un gatto.
Poco tempo dopo Maura mi porta a casa questa splendida micia, un batuffolo di pelo a strisce bianche e grigie, due occhi vispi screziati di verde e due ciocche di pelo che gli spuntavano da dietro le orecchie .
Una piccola lince, ma comunque un’ opera d’arte della natura che non poteva non chiamarsi Monnalisa.
Siccome il nome era troppo lungo ho deciso di accorciarlo col diminutivo più fashion Molly.
Questa gattina non mancava di affascinare chiunque l’avvicinasse, in poco tempo era diventata l’idolo del vicinato e tutte le signore non facevano che parlare di lei.
Peccato che Molly abbia una personalità tutta sua e aspetta il momento propizio per graffiare e mordere in maniera gratuita chiunque si trovi nel suo raggio d’azione.
Nel giro di pochi giorni ha morso tutte vicine, graffiato i bambini che volevano accarezzarla, devastato il giardino di casa, distruggendo accuratamente i fiori più appariscenti e ha tentato di stabilirsi nella camera da letto di una signora che abita a fianco a noi.
Ha imparato anche a usare i mezzi di trasporto.
Riesce a entrare nel motore della macchina e a farsi scorrazzare da un capo all’altro del paese.
Una volta però per questo suo hobby ha rischiato di finire schiacciata dalla macchina di mio padre.
Questo incidente però a finito con marcare ancora di più la sua personalità ed ora tutta la nostra famiglia rischia un esaurimento per colpa del gatto.