venerdì, gennaio 04, 2008

Zitello


Londra aveva il big ben, Parigi aveva la Torre Eiffel , NewYork aveva Spider man e Sanluri aveva i supermercati.
L’altro giorno alla Standa Zia Dora mi esponeva l’importanza di avere una tessera magnetica raccogli-punti.
Pare che con queste tessere si possano avere più prodotti in promozione, oltre a una garanzia di raccolta di punti virtuali che consentirebbero di mettere le mani su doni esclusivi.
Mentre compilavo la scheda per avere la magica tessera plastificata con tutti i miei cazzi personali, mi imbattevo nella voce “stato”.
Stato? Italia, pensai…
Ah, forse di famiglia!
Stavo per scrivere single quando Zia Dora mi riprendeva dicendo che dovevo scrivere celibe.
In quel momento cominciai a capire la specie dove ero stato confinato cioè nella categoria dei single.
Pensai che la definizione di single poteva essere data solo a chi era momentaneamente senza una compagna o un compagno.
Se però erano trascorsi più di 6 mesi?
Si poteva ancora definirsi single?
Allora io che cos’ero?
Benché Alevù fosse la mia consulente sessuale non era la mia compagna e l’unico uomo della mia vita era SuperMario
Sempre più spesso mi ritrovavo ad essere insoddisfatto anche quando non c’erano motivi per esserlo e più di una volta la gente mi chiedeva: “ Cos’ hai? Mi sembri triste?”
Assolutamente niente! Sono in ferie! Sono rilassato!
Ero davvero rilassato? O avevo solo bisogno di una scopata titanica?
E allora perché continuavo ad annullare i miei appuntamenti preferendoli ad allegre merendine a base di tisane rilassanti e biscottini della pasticceria Vincenzi?
Quanto bugie potevo inventare ancora rifilando pacchi accompagnati da scuse banali del tipo; "ho le placche alla gola?"
Avevo smesso di andare dall’estetista e di abbinare la scarpa al cappello, la tuta da ginnastica era l’unico indumento ad essere usato e rilavato in continuazione.
Per capodanno sapevo che Rain avrebbe indossato uno scintillante vestito argentato e che Peo Pauselli avrebbe messo la cravatta rossa eppure io mi sono presentato al cenone con una felpa con il cappuccio e un paio di jeans che normalmente uso per andare a lavoro.
Che cazzo me ne fregava, ero una cena stavo pagando 70 euro e nessuno poteva farmi notare niente.
Questo oramai poteva dire solo una cosa, io non potevo più definirmi single; la categoria giusta era Zitello.
Lo Zitello è sempre circondato da persone fidanzate che provano a sistemarlo con la prima disgrazia che pescano dalla loro agenda virtuale.
Solitamente sono gli scarti di precedenti storie andate a puttane o semplicemente consumate in un letto.
Gli amici fidanzati inoltre non prendono mai delle decisioni autonome senza prima consultarsi tra di loro.
Questi consulti avvolte durano delle ore e lo Zitello deve restare come un avvoltoio attorno al cellulare ad attendere una risposta.
Durante questi consulti può capitare che la coppia litighi e allora tutti e due riversano dei messaggi con tanto di telefonate isteriche al povero Zitello che deve rimettere tutto a posto, spesso facendo finta che non sta sentendo l’altro o l’altra.
Lo Zitello è sempre stressato; tocca a lui infatti organizzare tutte le uscite perché gli altri non pensano e se la serata va male è colpa dello Zitello.
Se capita che lo Zitello risponde e si incazza viene marchiato come acido.
Lo Zitello non è sempre privo di fascino è semplicemente sfigato e sceglie sempre le persone sbagliate con la quale condividere momenti di intimità.
Solitamente sceglie persone con una personalità cosmopolita molto incline a cambiare nazione come ci si cambiano gli slip ogni mattina.
E già difficile far fronte alla concorrenza isolana, figuriamoci a quella planetaria.
Lo Zitello non è un eroe romantico quindi non molla tutto per inseguire il suo amore.
Lo Zitello fa sempre lo stesso identico errore; all’inizio della relazione finge di essere interessato e poi sputtana i suoi sentimenti attraverso msn con frasi del tipo; ho paura di perderti.
Lo Zitello in verità è molto realista e vive le sue storie con un certo distacco fino a quando non gli vengono recitate le solite paroline amorose che lo fanno puntualmente cadere in trappola.
Lo Zitello è dunque frustrato e ha bisogno di diverso tempo per poter voltare pagina e durante questo periodo comincia a spendere i soldi faticosamente guadagnati in frivolezze o accessori che consentano una rapida distrazione dalle delusioni del cuore.
Lo Zitello non può essere compreso e non può accontentarsi della prima persona che gli viene dietro.
Lo Zitello comprende che molte persone si accontentano e che pur di non essere sole e stare con qualcuno accetterebbero qualunque cosa.
Esistono tante persone così, che sono state scelte e che si innamorano col tempo.
Lo Zitello voleva scegliere e poi scoprire di essere contraccambiato, di conseguenza sarebbe rimasto in quella categoria e avrebbe continuato a giocare con SuperMario e la principessa Pesca.