lunedì, agosto 06, 2007

Un numero


Ricordo che solo in un’altra occasione ho avuto un' abbronzatura così bella.
In questi 8 giorni di vacanza ho potuto osservare la mia pelle che cambiava colore; ora sono appetitoso come una fettina impanata.
Naturalmente con l’abbronzatura è venuto pure l’eritema che ha cominciato a sparire grazie a generose spalmate di crema alla calendula .
Durante questa colorazione ho potuto pure osservare la ricrescita dei peli che l’estetista aveva estirpato.
La crescita dei peli segnava i giorni che passavano.
I peli sono paradossalmente come i tatuaggi.
Se ti fai un tatuaggio comincerai a desiderarne degli altri.
I peli, invece, più ne togli e più desideri eliminarli da più parti possibili del corpo.
Presto la ceretta conoscerà i miei peli vergini delle gambe con disappunto di Peo Paeselli e la viva approvazione di Alevù nemica giurata dei peli superflui.
Si vede che sono tornato a casa; la pasta non era salata e ho potuto comodamente divorarla sul vassoio seduto sul divano.
Il mio estathè non era da dividere con nessuno e sono potuto uscire dal bagno tranquillamente senza timore di agguati per farmi spaventare.
Una sera infatti mentre intonavo sotto la doccia tutte le canzoni di Creamy dando prova delle mie potenzialità canore c’è stato in bagno un episodio di puro terrore.
Mentre mi lavavo sentivo che nel bagno l’aria si faceva pesante e tutto si inebriava di un pungente profumo orientale.
Filayppo Von Fustemberg aveva infilato sotto la porta degli incensi accesi.
Mentre imprecavo e usavo Risplendi Vortice Acquatico per spegnere gli incensi (spegnerli schiacciandoli col piede avrebbe tolto azione alla vicenda) ho spalancato la porta per imprecare meglio e farmi sentire da tutto il condominio.
In quel momento dalla stanza a fianco è saltato fuori Peo Paeselli con le braccia alzate producendo un urlo stridulo.
Dopo emesso un urlo che avrebbe fatto diventare verde d’invidia Katia Ricciarelli mi sono chiuso a chiave in bagno diversi minuti.
Vogliamo poi parlare della multa che abbiamo preso appena arrivati?
Quel pomeriggio al mare ci è costato 74 euro!
Voglio dire ; cartelli zero, vigili appollaiati sopra qualche albero in attesa che qualcuno commetta una piccola infrazione.
Avvoltoi, ecco cosa siete!
Spero che il comune di Villasimius usi tutto il ricavato delle multe per comprare confezioni di Imodium al fine di bloccare l’imminente diarrea multipla che colpirà tutti gli ausiliari.
E’ vero che ci siamo parcheggiati sulla pista ciclabile, ma erano tutti parcheggiati li, manco un cartello, che cazzo ne sapevamo che quella pista era adibita agli amanti del pedale?
E a proposito di pedale…
Non ci siamo goduti manco il pedalò.
Prendiamo il pedalò con lo scivolo, come lo volevo io, per provare una nuova scivolante emozione.
Quando siamo arrivati a largo abbiamo buttato l’ancora come ci aveva consigliato il bagnino poiché c’era maestrale.
Peccato che tutta la mezz’ora seguente l’abbiamo impiegata a cercare di liberarci perché l’ancora si era incagliata in mezzo a degli scogli a 5/6 metri sott’acqua.
Abbiamo provato in tutti i modi a liberaci, ma continuavamo a girare intorno come dei cretini.
Immaginatemi; li in mezzo al mare incazzato come una murena perché in tutto quel tratto di limpida acqua l’ancora era stata buttata proprio dove c’erano gli scogli.
Alla fine ho detto a Peo Pauselli di scogliere il nodo e ci siamo liberati abbandonando l’ancora sul fondo del mare.
Dopo ho dovuto recitare col bagnino un melodramma dicendo che l’ancora era misteriosamente scomparsa al momento del lancio aggiungendo frasi del tipo: “ Scusa, ma più di buttarla in mare cosa vuoi che ci faccia con un ancora?”
Stamattina al mio risveglio sul mio letto tutto questo mi sembrava lontano , sono stato pervaso da un forte senso di solitudine e dall’angoscia di tornare a lavoro.
Forse la mia è solo una depressione post-vacanza, ma in quei pochi istanti ho avuto modo di riflettere e mi sono accorto che nella mia vita non stavo facendo nulla di importante.
Il lavoro che faccio io non possono farlo tutti, ma possono farlo in tanti e questo trasforma la mia persona in un numero.
Un numero come quello sul mio cartellino che può essere sostituito in qualsiasi momento e spostato al fine di avere una copertura massima.
Lo stipendio, i buoni pasto, gli incentivi, i permessi, le ferie sto barattando la mia vita con tutto questo.
Questa non è la strada giusta, ma è solo la cosa giusta da fare.




Per altre foto: WizardRoomsLiveSpaces