lunedì, aprile 06, 2009

Bonseky

Una vita frenetica, avvolte ripetitiva e noiosa.
Una vita fatta di preoccupazioni, decisioni, valutazioni importanti.
Sentimenti spesso esternati al 50%.
Problemi seri.
Affrontarli o scappare.

Affrontarli e rischiare di morire subito o scappare e prendere tempo?

Un grande talento nell’inventare altri mondi e mascherare ogni preoccupazione.
Per questo motivo qualcuno poteva pensare che la mia vita fosse una favola; una meravigliosa gabbia dorata.

Uno sguardo veloce sul blog per dire; “ok, Wizzy sta bene.”

Valutazione fredda e superficiale.

Pubblicare la foto di una borsa firmata o di una festa o mostrare autoironia non erano sinonimo di benessere assoluto.

Nessuno poteva davvero valutare la vita di un'altra persona.

Era questo quello che pensavo mentre sfioravo con le mani il piccolo rastrello di legno e lentamente disegnavo dei solchi sulla sabbia nel mio piccolo giardino segreto.

I giardini in miniatura usati dai monaci zen giapponesi durante la meditazione vengono chiamati Bonseki.

I giardini zen, detti anche giardini “secchi” si pongono a imitazione della natura stessa.
Gli intrecci della vita sono rappresentati dall’acqua che in maniera simbolica è tracciata dai solchi lasciati sulla sabbia.

Pietre, piante e ghiaia posti in modo quasi casuale rappresentano il dinamismo delle forme della natura.

La meditazione zen non avviene piu ' solo con l' osservazione del giardino, ma anche e soprattutto con la creazione dello stesso.

Tutto poteva iniziare da un punto, ma nessuno poteva capire quale fosse il suo centro, esattamente come la vita.