domenica, settembre 10, 2006

Pinguini,paraurti e lamentele




Sono esattamente tre giorni che tento di aggiornare questo inutile blog con le mie gesta, ma puntualmente manca la luce e tutto quello che ho scritto va perduto per sempre.
Ieri ho distrutto il paraurti anteriore della mia macchina ritirata 2 giorni fa e questo fatto ha alterato il mio bioritmo compromettendo il mio buon umore.
Non è colpa mia se nei parcheggi dei centri commerciali fanno muretti di cemento bassi come uno gnomo; sta di fatto che nel mio paraurti ora c'è la forma dello spigolo del muro.
Più lo guardo e più mi fa incazzare; fanculo, andrà dal carrozziere che la rimmetterà a posto delapidando il mio insignificante conto postale.
Ho ammaccato la macchina prima che io potessi decidere che nome darle.
Ovviamente la mia macchina avrà un nome, ma la scelta è molto difficile e credo che dovrò dedicare a questo scopo lunghi momenti di riflessione.
Avevo pensato di chiamarla "Cleo", ma questo era il nome del defunto cane di Fosca che è un'amica di Zia Dora.
A lavoro non sopposto più nessuno, molti colleghi non hanno rispetto per noi nuovi arrivati e ci trattano con sufficienza.
Ho sempre pensato che la maleducazione fosse uno dei mali di questo mondo ed io che sono infinitamente educato, sensibile, gentile, accomodante e sorridente, sono obbligato a tollerare questo comportamento artico che farebbe migrare anche i pinguini verso regioni più calde.
Ora sto indossando una canotta blu tutta scolorita e slabbrata un paio di pantaloncini grigi risalenti alla guerra del golfo e i miei piedi lunghi e aggrazziati calzano un paio di pantofole della linea moda-mare 2006 "improponibili".
Non ho per niente voglia di curare il mio look in quanto è inutile farlo; solo perchè non ho un seno a lavoro non mi caga nessuno e di conseguenza non nota neppure il mio abbigliamento con accostamenti meravigliosi creati direttamente dal paradiso e disposti sul mio corpicino esile e raffinato alla fine di deliziare uno spazio di pecoroni lobotomizzati.
Sono già le 17.30 è ora di fare merenda e di affogare nel thè tutte le spaccature di coglioni di questa settimana lunga e tormentata.
Anche se domani sono libero dal lavoro non ho nessuna voglia di uscire stanotte in quanto sono in modalità apatia.
Inoltre nessuno mi ha proposto nulla di accattivate, quindi mentre faccio la merendina mi apro lo SkyMagazine e mi leggo tutti i titoli dei film porno e almeno rido; a tutti consiglio " se me la controlla...gliela do.