venerdì, novembre 10, 2006

La borsa di buddha



Ultimamente non ho nulla da scrivere, quando si torna alla normalità non c’è più nulla da raccontare.
La mattina mi alzo alle 9, mangio le fette biscottate col miele e la marmellata alle fragole, bevo un succo, mi lavo e salgo nella mia stanza a disegnare.
Verso mezzogiorno mi fa male la schiena, quindi accendo il pc e controllo la posta sui miei 4 indirizzi e-mail, faccio un giro nei vari siti dove sono registrato , leggo i miei blog preferiti e mangio uno yogurt.
Nel frattempo su msn nessuno mi ha considerato; ogni giorno diversi contatti msn finiscono nella cartella “stronzi vari”dove vengono bloccati.
Contemporaneamente su excel mi sono fatto un file dove riporto tutti i contatti che ho bloccato dove metto delle note specificando la causale dello spostamento nella cartella “stronzi vari”.
Infine arriva l’ora di pranzo, quando scendo giù in cucina sono l’una e trenta ed devo riscaldarmi tutto poiché mia madre continua imperterrita a preparare per le 12 e 30.
Prendo il vassoio i piatti e i bicchieri di plastica e mi appresto a mangiare sul divano subendo la telenovela del momento.
Finito di mangiare risalgo nella mia stanza e su msn nessuno mi ha ancora considerato, accedo la tv aspettando che finisca Dragon Ball perché mi piacciono troppo i Simpson; adoro Marge e Lisa con il loro umorismo sottile e raffinato.
Secondo me è un gay a scrivere le loro battute…
Finiti i cartoni è ora di prepararsi per il lavoro.
Scelgo un look a cipolla poiché in centrale fa caldissimo e mi porto dietro il giubbotto per quando esco onde evitare una polmonite.
Mi trascino dietro una pesantissima borsa che contiene; agenda, quaderno con gli appunti del corso dove ogni pagina è stata numerata e sulla copertina ho creato un indice con tutti gli argomenti in quanto il nostro sistema intranet deve essere riavviato dopo qualche tempo di inutilizzo e di solito succede quando mi serve e ho il cliente super incazzato al telefono.
Nella mia borsa c’è anche un altro quadernone nero a fogli trasparenti dove inserisco tutte le fotocopie che ci consegnano sui nuovi aggiornamenti e altro materiale di cui sono venuto in possesso usando metodi totalmente illegali.
Ancora nella borsa da lavoro c’è il sales book dove ogni singolo canale Sky è spiegato, correlato di logo e numerazione.
Infine troviamo una bottiglia d’acqua , un succo, una pastina, pacchetti di pavesini vari, le benagol, i miei enzimi per il lattosio, una penna e i gommini per le cuffie.

Mentre vado a lavoro mi piace tenere lo stereo basso e osservare le forme delle nuvole.
Ogni volta che tento di vedere oltre l’orizzonte vorrei trovarmi in un posto lontano e dimenticare ogni cosa.
Qualcosa mi incatena sempre in questo posto; la maggior parte dei sardi dichiara di odiare la Sardegna, ma non potrebbe vivere in nessun altro luogo.
Io appartengo a quella categoria, ogni atomo che mi compone è impregnato di questa essenza e di questo cielo che muta continuamente forma.
Da piccolo salivo sul tetto di casa e osservavo il grano che si muoveva al passaggio del vento.
Sembrava un grande lago verde, ma non riuscivo a capire come avrei potuto disegnarlo.
Al momento non sento il bisogno di un amore o forse non ho nessuna voglia di mettermi in gioco, la verità è che talvolta sono così geloso del mio tempo che mi sembra inammissibile doverlo investire su qualcun altro.
Forse sono inconsapevolmente buddista, eliminando i desideri, la vita appare quasi perfetta.
Le cose che ci fanno maggiormente soffrire sono le cose che più ostinatamente desideriamo, tolto il desiderio tutti i pensieri che tormentano la nostra anima svaniscono...