domenica, aprile 29, 2007

Estenuanti merendine Cagliaritane



Ho un sacco di cose da scrivere, ma le ultime due settimane sono state veramente stancanti, quindi al momento non scriverò nulla.
Dedicherò questa domenica a l'ozio più totale, buttato nel letto con solo indosso i miei nuovi slip in microfibra rossi a strisce bianche che ho acquistato dall'impero Tuveri assieme a PornoKarla.
Stavo vedendo che ancora non mi hanno ancora accreditato lo stipendio nonostante la ricezione della busta paga.
Poste Italiane, vi odio.
Siccome ho ancora un pò di energie lo utilizzerò per criticare i posti dove sono stato ieri sera.
Non per nulla sono stanco avendo fatto tutte le vie principali di Cagliari 18324 volte su e giù.
Ero così stanco che non mi sono comprato nulla; lo shopping richiede una certa concentrazione, inoltre se c'è molta gente in giro io osservo le persone non i capi di abbigliamento.
Ma passiamo alle critiche costruttive.
Dunque, io e Filayppo stremati da una lunga passeggiata nel centro storico di Cagliari abbiamo cercato un pò di relax al Libarium sotto il suo chioschetto dove si arrampica un glicine ( non credo sia glicine, ma da al racconto più poesia) e in questo cazzo di posto non avevano ne tè freddo ne altre leccornie( pizzette, paste, toast, patè de caz...) che potessero rinfrancare il mio spirito.
Considerando che io bevo solo tè freddo Estathè al limone, ma che in quel momento avrei anche potuto fare uno strappo alla regola, ho optato per un caffè scecherato.
Pessimo!
Era amaro e mi è stato servito in un bicchiere da vino che non è stato creato per supportare tale bevanda.
Poiché i nostri appetiti non sono stati placati ci siamo ritrovati all’ingresso del Cafè Ritual .
Subito sono stato colpito dalla struttura del locale scavato dentro la roccia che scendeva giù per una scala e mostrava un' altra sala che dava un aria di cripta e di rustico.
Siccome avevano pure un abbonamento a Sky Bar ho deciso di proseguire li la mia merendina.
La torta della nonna che mi è stata servita era vecchia , rinvenuta forse in una piramide ell'antico Egitto, al punto che oramai era un fossile; per tagliarla ho dovuto premere così forte la forchetta che è partito un pezzo ed ha rimbalzato sul muro.
Il gentile gestore si è accorto che mi stavano spuntando le corna e prima che nelle mie mani si materializzasse pure un forcone ha provveduto a sostituire il fossile con un tiramisù della casa (5 euro).
I mega toast hanno saputo avvolgere delicatamente il mio stomaco che ha smesso di emettere barriti.
All’uscita da ogni locale con Fustemberg tiriamo le somme e decidiamo se mettere una croce o tornarci ancora.
Se mettiamo la croce non torneremo mai più.
Cafè Ritual si è salvato per la gentilezza dimostrata.
L’elfo, invece, rimane sempre uno dei miei locali preferiti, per l’ottimo servizio e la bontà delle cose offerte, ma un sorriso in più da parte dei gestori darebbe più pathos all’atmosfera del locale.
Devo sorridere io al telefono ( sorriso telefonico) e non potete farlo anche voi?
Alla faccia che non dovevo scrivere niente è giunta l’ora di pranzo; devo ricordarmi di ignorare mio padre poichè ieri mi ha fatto il cazzettone poichè giocando con Lilla Panicucci (il nuovo cane) la piccolina riportava a me la pallina e a mio padre no.
Da qui l'infondata accusa che io ho rovinato il cane e che quindi a caccia non sarà mai brava.
Perla è un ottima cacciatrice eppure ho fatto con lei i giochi più disparati, tra cui pallina, Sailor battle, Street Figther, esibizioni col flauto, gavettoni dalla finestra , tango, macarena, runba e bomba cicuena.