mercoledì, novembre 14, 2007

Bugia

Gestivo la pratica di un cliente particolarmente petulante; il rumore della pioggia si sovrapponeva a quello dei tasti pigiati sulla tastiera.
I miei pensieri più profondi mi proiettavano in sala mensa dove io in un futuro molto prossimo avrei addentato una gustosa e calda pizzetta assieme a un paradisiaco bombolone al cioccolato.
Tutto questo davanti a sconosciute colleghe che si ostinavano a portarsi da casa verdure e frutta già tagliate al fine di non cadere nella tentazione dolciaria che le avrebbe condotte verso la strada dell’ingrasso perenne.
Alcune di loro portavano in centrale strane pozioni dal colore giallo-verdognolo e le travasavano da bottiglietta in bottiglietta al fine di ottenere qualche strana magia.
Che cosa è?
Una tisana brucia-grassi.
Ah si? Pensavo ti fossi portata da casa le tue urine....
Nonostante la pioggia e la pausa imminente, il rumore dell’acqua sul tetto mi faceva fare altri viaggi mentali e dalla bucolica mensa, lo sfondo, si era rapidamente spostato al mare e da esso a quella speranza che avevo perduto.
Oramai era un sogno lontano, così tanto che non ero neppure più sicuro che quello fosse effettivamente il mio desiderio.
Avvolte vorrei avere un figlio per insegnargli ciò che io ho dovuto capire da solo.
Che sia magro o grasso non lo avrei fatto sentire in colpa per il suo aspetto fisico, lo avrei incoraggiato, reso speciale.
Guardando la foto di classe non gli avrei mai fatto la stupida domanda; ma perché il più basso?
Se non fosse stato bravo a scuola gli avrei dato il tempo di maturare; col tempo avrebbe capito se era importante studiare.
Se avesse avuto dei problemi gli avrei detto che con me poteva essere totalmente sincero.
Non avrei giudicato la manifestazione del suo sbaglio , ma avrei cercato di capire che cosa lo ha provocato; avrei cercato di fargli capire che in un mondo di infinita bruttezza c’è ne un altro di infinita bellezza poiché tutto questo pianeta si basa su questo equilibrio.

Soprattutto gli avrei detto che quando una persona ti dice:
“ mi sto allontanando da te per il tuo bene”
è sempre una bugia.
Così, forse, non avrebbe aspettato e non avrebbe associato al mare quella malinconia.