lunedì, aprile 28, 2008

Sex Day


Il sole batteva sulla mia macchina appena lavata e le nuvole in lontananza si poggiavano delicatamente sull’orizzonte quasi a voler stabilire un confine e a delineare il mio mondo.
Benché quel mondo fosse veramente piccolo per me diventava sempre più facile perdere la strada maestra.
Mi sentivo fermo in un punto,
non potendo tornare indietro
non avevo voglia di andare avanti.

Parlandone con la mia sessuologa e naturotopa Alevù mi resi conto che il mio non era uno stato mentale bensì un malessere fisico dato dalla voglia di fare sesso perverso.
Così in quel giorno disgraziato fondai il Sex Day.
Il Sex Day è un giorno in cui si stabilisce di fare sesso.
Per chi lavora e ha turni di merda, tale giorno si stabilisce nei giorni di ferie e in quelli di libertà.
Il Sex Day non è adibito alla rassegna dei film porno scaricati su internet, bensì al sesso vero e proprio.
Ovviamente per programmare un Sex Day occorre la materia prima cioè una persona disposta a venire a letto con te, oppure ricercarne una utilizzando i metodi di comunicazione presenti su internet della quale questo blog altamente sofisticato non farà citazione.
Nel Sex Day si può anche rischiare; se infatti si è stufi dei soliti partner ci si può affidare alla dea bendata.
Naturalmente si sa la fortuna va aiutata quindi per trovare sex bisogna andare in un posto sex.
La discoteca è assolutamente out e solitamente si va con gli amici; persone che non si possono assolutamente abbandonare durante la serata.
Infatti non è carino scaricare gli amici per intrufolarsi nel letto di qualcuno anche se quella rappresenta una buona occasione.
Raramente quella scopata porterà all’inizio di una storia seria.
Quindi tanto vale scambiarsi il numero e incontrarsi il giorno dopo.
Consapevole del fatto che avrei preso le mie ferie e che sarei andato in un posto sex come le terme ho provveduto ad applicare la seconda regola del Sex Day; più ci si spoglia e più occorre essere perfetti.
Da tempo avevo già acquistato il mio nuovo costumino e per farlo risaltare dovevo solo andare dall’estetista ed eliminare tutti quei deprezzanti peli superflui a colpi di luce pulsata.
Luce pulsata , seduta numero due.
Peccato che uscito dall’estetista mi sono ritrovato tutto il petto pieno di puntini rossi come se mi avessero punto con uno spillo ogni singolo pelo.
Incazzato come un cobra sono corso da Alevù per avere il suo esperto parere e ho scoperto che quel fenomeno paranormale era dovuto al fatto che quella troia di estetista mi aveva rasato il petto con la lametta e poi mi aveva subito sottoposto al trattamento con la luce pulsata!

Info base per trattamenti con la luce pulsata.
Per la cronaca; prima di sottoporsi alla luce pulsata occorre rasarsi qualche ora prima che il trattamento cominci con tanto di schiuma da barba e crema emolliente, non procedere con una rasatura a secco come ha fatto quella idiota della mia estetista!
Fine info.

Colto da un momento di improvviso incazzo l’ ho chiamata col numero anonimo e tappandomi il naso le ho detto; sei una brutta troia!
Ancora incazzato per l’effetto eritema sul mio petto ho cominciato a molestarmi il naso nella speranza di eliminare un punto nero che si era installato li da tempo e non voleva saperne di sloggiare alla svelta.
Poco dopo mi sono ritrovato con un capillare rotto nella punta del naso; pungerlo con uno stuzzicadenti non era stata proprio un ‘idea brillante.
Il poro che prima era semplicemente ostruito, ora era gonfio e rosso sangue, concentrato su un unico punto.
Come se avessi fatto la luce pulsata a quell’unico poro con la rasatura a secco!
Disperato la mia corsa in faramacia è stata tempestiva.
La farmacista con i denti da cavallo, la frangetta, lunghi capelli corvini e gli occhi piccoli volgarmente truccati con un ombretto nero scintillante ha commentato; “potrei darti una crema per assorbire l’ematoma , ma se hai rotto un capillare ti resterà rosso per sempre”.

Per sempre?!!!!!!!!!!!!

Tornato a casa, mia mamma completamente dedita a non perdersi neppure una virgola della striscia quotidiana di Amici di Maria De Filippi, mi ha consigliato di mettere un po’ del suo fondotinta e così nessuno se ne sarebbe accorto.

Fondotinta che al primo contatto con l’acqua termale si sarebbe sciolto svelando a tutti il segreto del mio naso.
Col petto bucherellato come un puntaspilli e il naso di una renna i miei pensieri erano persi nella visione di un porno video che in quel momento doveva fungere da tisana rilassante.
Improvvisamente illuminato da una nuova consapevolezza ho preso la tosatrice per capelli e ho cominciato a decespugliare la mia zona hard.
Era fighissimo, avevo il pisello come Nacho Vidal (vabbè non così gigante) !
Mentre rasavo anche i testicoli ho sentito una fitta e due goccie di sangue cadevano sul pavimento del bagno.
Ufficialmente mi ero tagliato le palle ed avevo un taglio da un centimetro e mezzo che sembrava un codice morse e riportava fedelmente i dentini della tosatrice per capelli!
In quel momento potevo fare 3 cose;

Chiamare mia mamma e piangere.

Chiamare Alevù e dirle di venire immediatamente.

Controllare l’entità del danno e curarmi.
Ok, la terza.
Con la cartaigenica e due cerotti mi attaccavo ai testicoli una specie di decoupage assorbente imbevuto di disinfettante.
Non era possibile, in un giorno solo avevo combinato 3 grandi cazzate; prima quella troia con la luce pulsata, poi il naso col capillare rotto e poi stavo pure per staccarmi le palle!
Dovevo porre rimedio a tutti quei casini; il giorno dopo dovevo andare alle terme, quello era il mio Sex Day!
Con l’aiuto della crema alla calendula e formule esoteriche ho preso a massaggiare più volte il mio petto , ripetendo l’operazione ogni mezz’ora col risultato che la mattina dopo i puntini rossi erano praticamente un ricordo.
Zia Dora dopo aver esaminato accuratamente il mio naso ha tirato fuori dal suo beauty case l’acqua ossigenata da 25 volumi e in meno di cinque minuti ha fatto sparire il mio inestetismo trasformando il mio punto rosso in bianco che poi è sparito del tutto con l’acqua termale.
Naturalmente tornerò in farmacia e mostrerò il mio naso a quella cogliona che mi ha venduto la crema per assorbire l’ematoma.
E le mie palle?
Solo la mattina dopo ho rimosso il mio assorbente artigianale che ha rivelato una ferita completamente rimarginata con evidenti segni che assomigliavano al un morso di un pirana.
Arrivato alle terme ero un fiore, ero pronto a concedermi anche alla notte più infuocata e invece era pieno di coppiette che tubavano tra loro scambiandosi sguardi di assoluta complicità.
Il mio Sex Day era gravemente compromesso , ma questo pensiero era destinato a sciogliersi al primo bagno caldo nella piscina termale .
Forse non avevo bisogno di un Sex Day, ma semplicemente di un alito di vento che spazzasse via quelle nuvole che delineavano il mio mondo e ne mostrassero tutte quelle meraviglie e tutta quell’infinità di modi che esistono per volersi bene.