lunedì, ottobre 06, 2008

Lulù


In questo momento è come se fossi sott’acqua, non sento neppure i tasti del pc.
Ho i tappi alle orecchie.
Il nostro vicino effettua, ormai da milioni di anni, lavori di restaurazione nella sua abitazione, spesso utilizzando macchinari come il motopicco che in genere non dovrebbe essere utilizzati su un abitazione privata.

Caro vicino per rompere un muro in cemento armato ci sono altri sistemi più tecnologici.
Metti le mani sul portafogli e chiama chi è specializzato.

Nonostante i vari litigi la storia continua; l’ultima volta sono uscito di testa e mi sono precipitato di sotto con la furia di un serial killer fermando i lavori di demolizione che da anni ci rubano pomeriggi e mattinate a letto o semplicemente attimi sereni di vita quotidiana.

Credo di aver verbalmente vomitato tutto quello che mi avevano fatto passare in tutto quel tempo, esponendo il mio malessere con un italiano correttissimo e intercalando con cazzo e porca puttana che danno spessore alla conversazione.

Siccome non mi so controllare e non sono più disposto a sopportare i lavori di miniera, mio padre mi ha tassativamente proibito di avere ulteriori scontri col vicino invitandomi a chiamare i vigili.

Per oggi , e solo per oggi ho deciso di lasciare stare.

Oggi sono molto zen.

Probabilmente è merito della nuova arrivata Lulù, una tartaruga terrestre che mi è stata gentilmente donata da una mia collega.

Essendo una specie protetta e rara va opportunamente denunciata, anche se su moltissimi siti internet ci sono persone che le regalano chiedendo di adottarle.

Qualcuno addirittura ha nelle proprie abitazioni dei veri e propri allevamenti dove vengono cresciute per un po’ e poi vendute.

Per sentito dire posso dichiarare che alcuni negozi di animali le vendono lontani dagli occhi della legge.
Lulù al momento è poco più grande di una noce e quindi non posso farla scorrazzare in giardino poiché la mia gatta, Monnalisa, potrebbe assassinarla e trasformarla in un dischetto da hockey .

Da un paio di giorni sto progettando un terrario dove possa vivere tranquilla fino a che non sarà abbastanza grande e dura da poter tener testa ai gatti che quotidianamente frequentano il mio giardino, sperando che questi rumori molesti non facciano avere una crisi di nervi anche a lei.