giovedì, febbraio 19, 2009

A destra, a sinistra, al centro e dietro

SIGH, SOB,SIGH, SOB.

Non ne potevo più di questa lagna post elezioni.
I comunisti più convinti riportavano alla mente l’arrogante Renato Soru e vedevano in lui il super eroe che avrebbe potuto cambiare le cose.
Parlavano di lui come se fossero in teatro, come se il super eroe fosse morto, e tutti insieme piangevano la sua scomparsa.
Prospettavano per la Sardegna un futuro tetro e in stile Dario Argento.

Sarebbe stato sempre Halloween.

Intanto vinceva un certo Ugo Cappellacci.
La gente dopo averlo votato cominciava a chiedersi chi fosse.

Io che segretamente avevo votato per uno di quei partiti minori che mio padre giudicava insignificanti e formati da un gruppo di ignoranti, vivevo nella mia più assoluta consapevolezza che avrei continuato ad avere una cuffia a destra e una a sinistra, un microfono al centro e forse un grosso cazzo nel culo considerando la crisi che aveva colpito ogni settore ed era andata a gravare sul sistema di incentivazione aziendale.

Era arrivato il periodo più freddo dell’anno, uscire dal letto o spostarsi dal caminetto significava esporsi ad ogni tipo di malanno.
Le mie tonsille rischiavano ogni volta di divenire una nuova location per batteri che allestivano il solito catarro party.

Nei giorni più freddi, per fare plof, la stufetta alogena era venuta con me in bagno.

Durante quei momenti di intimità controllavo la valanga di sms che mi erano giunti in risposta all’ sms che avevo inviato qualche giorno prima, quando ero in macchina e di sabato sera mi recavo a lavoro.

SMS Multiplo; Ciao, come trascorrerai il giorno di San Valentino? Risp.sinceramente mi serve per il Blog. Puoi scrivermi ciò che vuoi, la tua identità non verrà mai divulgata sul web.


Non mi importava poi molto di San Valentino, ma quello era un ottimo modo per rendere la serata lavorativa più scorrevole e sapere i cazzi di tutti nello stesso tempo.

Per tutta la sera ad intervalli regolari gli sms continuavano a far brillare il mio cellulare con una netta maggioranza di chi in assenza di un Valentino dedicava la serata agli amici .

C’era chi lo avrebbe passato a letto guardando Ballando Con Le Stelle per poi andare a Venezia, chi sarebbe andato in discoteca solo perché quella era la regola del sabato sera e chi sarebbe rimasto a casa a lanciare anatemi perché aveva la macchina rotta.

Qualcuno dichiarava che avrebbe voluto trascorrerlo a letto con me, forse perché in cuor suo sapeva che era impossibile, mentre altri si accingevano ad ordinare untissimo cibo cinese.

C’ era chi fidanzato da anni era stanco di festeggiare questo giorno e quindi faceva le cose di sempre trascorrendo questo giorno come se fosse un giorno qualunque.

Qualcun’altra per dimenticare questo giorno faceva 40 km per andare a Cagliari a bere un caffè con un amica per poi scivolare varie volte sull’asfalto ghiacciato, prendere una multa di 38 euro per non aver pagato il parcheggio e tornare dopo un ‘ora ad oziare sul divano con i suoi due cani.

Ancora; c’era chi era mestruata e avrebbe concesso al suo lui un semplice pompino definendolo piacevole ed economico.
Non ci poteva essere limite al peggio quando un’altra mi confessava che si era decisa a concedere il suo lato B o asterisco utilizzando come lubrificante un panetto di burro.

A quel punto mi ritrovavo obbligato a rispondere.

Tesoro mio, un gel a base d’acqua noo?
Cazzo, te lo compro io!

Passando da un cliente isterico all’altro ripensavo al nuovo cane di Alevù (Violet) e di quanto fosse facile per gli animali trovare la dolce metà.
Bisognava abbinarli solo in base al sesso e la taglia, poi la chimica avrebbe fatto tutto il resto.

Perché per gli esseri umani non poteva essere così facile?
Bisognava per forza condividere qualcosa e magari accoppiarsi in base al partito politico?

Ripensandoci i cani erano un po’ strani; non avrei trovato molto adeguato conoscere qualcuno annusandole il culo.