La mia fissazione per le varie stregonerie mi porta sempre alla ricerca di nuovi scettri e bacchette e così mi sono imbattuto in questo preziosissimo cimelio che appartiene alla famiglia reale inglese.
Chissà se la Regina potrebbe prestarmi il suo scettro solo per fare qualche foto.
In caso contrario sarò costretto a rubarglielo.
Mio Dio, dopo questa affermazione anche Scotland Yard leggerà il mio blog.
Infondo abbiamo tutti le nostre dolci ossessioni o manie.
Io, ad esempio, sin da piccolo ho avuto quella delle bacchette magiche; infatti me le costruivo da solo, utilizzando mestoli e utensili da cucina sulla quale attaccavo i vari componenti magici grazie all’ausilio del nastro adesivo o delle Big Babol masticate.
Era tutta colpa di Creamy.
Ero troppo affascinato dal fatto che una insignificante bambina giapponese potesse trasformarsi in una favolosa pop-star.
Chissà quante volte avrò pregato Gesù chiedendogli di far diventare magico il mio manufatto.
Gesù non mi ha mai ascoltato, probabilmente sapeva che avrei combinato molti disastri e che avrei polverizzato diverse persone.
Oddio…non che per polverizzare qualcuno servisse una bacchetta magica…
La storia ci insegna che Hilter abbia letteralmente ridotto in cenere circa 7 milioni di ebrei, distrutta mezza Europa e ucciso 20 milioni di russi…
Questa non è una battuta.
E’ una cosa reale, crudele e triste ed è una di quelle cose che tutti dovrebbero sapere.
Facciamo risalire il tono di questo post…
Chi è cresciuto negli anni 80 ha vissuto diverse fasi; prima c’è stata la fase dei super robot ( io amavo Voltron e Goldrake) e poi sono arrivate tutte le varie maghette; Stilly,Yu, Chappy, Sandy, Evelin, Mey, Lulù, Ransie,Gigi, Lalabel e Bia che si sono evolute in Sailor Moon.
Sailor Moon era un po’ scema, ma era la più figa di tutte, inoltre aveva una serie di accessori e scettri; uno ispirato a quello della Regina Madre che da sempre ho bramato sempre di possedere.
Scavando nei meandri nella mia tenera infanzia però non credo che siano stati i cartoni animati a condizionare una mente già abbastanza compromessa.
La causa scatenante è da attribuire ad una persona sola; Zia Dora.
Sì, fin da piccolissimo Zia Dora mi portava in bagno e chiudendo il tappo del lavandino mi diceva;
Le pozioni di Zia Dora erano un mix profumato di bagnoschiuma e detersivi per l’igiene intima ed avevano l’unica funzione di farmi divertire.
Infatti era bellissimo creare tutto quel macello.
Certo dopo non potevo immaginare che Zia Dora sarebbe diventata una strega vera che ha la capacità di richiamare piccoli tornadi e far inciampare o cadere la gente a suo comando.
Una volta è bastato un “adesso cade” di Zia Dora per far precipitare per terra davanti a noi un innocente ciclista.
Da grande, per me, la mania delle stregonerie e delle bacchette magiche non si è spenta, anzi è peggiorata.
Ho una collezione immensa di cianfrusaglie , tra cui diverse bacchette musicali e multi-luminose acquistate da cinesi e pachistani che si infilano nei tavoli dei locali di Cagliari.
Ogni volta che Harry Potter esce al cinema io porto con me la bacchetta magica.
E’ la bacchetta originale uguale a quella di Harry.
Per tutto il film la tengo in mano nella speranza che la trasposizione dal libro al film sia meno dolorosa possibile.
( Il film di Harry Potter e il principe mezzo sangue fa schifo.
Il regista si è letteralmente inventato un sacco di parti, facendo quasi apparire Harry come un playboy, dando troppo spazio alle scene polpettone , trascurando palesemente i veri stati d’animo del protagonista, la profondità, la grande magia e crudezza della storia. )
Conclusa questa breve recensione mi torna alla mente un ricordo.
E’ un ricordo lontanissimo, quello che più di tutti accese il mio interesse verso le bacchette magiche.
Fu quasi un ispirazione.
Forse in seconda o in terza media ci diedero un tema da fare a casa il titolo era ; “cosa faresti se avessi una bacchetta magica”.
Ognuno di noi palesò idee di ricchezza e notorietà.
Alberta, insieme ad Alevù, era la mia compagna di classe preferita, nel suo tema scrisse che se avesse avuto una bacchetta magica avrebbe fatto resuscitare Freddy Mercury.
Non ricordo che cosa ci fosse scritto nel dettaglio, ma ricordo la profondità dell’esposizione e del testo davvero scritto col cuore.
Era bellissimo, era come una favola, una speranza.
La speranza di sconfiggere una delle malattie più terribili del mondo.
Era una storia che tutti volevano sentire.
Capivo il mio attaccamento a queste cose.
Non era importante che le bacchette funzionassero o no, erano una forma di coraggio.
Era la voglia di non farsi schiacciare da questo mondo e contemporaneamente darsi sempre nuove possibilità.
Avere una possibilità contro il male, che di sicuro non era da intendere come Lord Voldemort.
Chi non poteva comprendere una nostra scelta apparentemente frivola, non era in grado di capire neppure le scelte importanti .