venerdì, luglio 24, 2009

Vento d' estate...

... io vado al mare,
voi che fate, non m'aspettate
forse mi perdo..

L’estate…
Il mio concetto di estate è molto restrittivo.
Per me è estate solo quando sono in affitto in una bella casa al mare, al massimo in un bungalow perché non amo il camping, le docce a gettone e i bagni alla turca.


Per il resto se non posso stare al mare o in piscina per me è solo una stagione in cui occorre sopravvivere al terribile caldo, andare a lavoro in orari proibitivi o sentire continuamente sei bianco, sei verde, sei grigiotopo, ti prego abbronzati.

E lasciatemi il cazzo in pace!

Vivo nel Medio Campidano non ho il mare a due passi.

Inoltre..avete mai visto Madonna abbronzata?
No, il sole invecchia tantissimo la pelle!
Non ci credete?

Confrontate le vostre foto di 2 anni fa e noterete che vi siete rovinati, miei cari amici amanti della tintarella.
Mai sentito parlare di zampe di gallina?
I pori della vostra pelle fanno cocodè.

Oddio, questa battuta era pessima...


Già perché non solo questi individui vanno al mare da maggio, ma si fanno pure le lampade.

La lampada non fa male, aiuta la pelle a prepararsi al sole.

Grande cazzata! La lampada è 10 volte più potente del sole!
La pelle ha una percentuale di grasso che una volta che si è esaurita vi manda a fare in culo.

L’estate è una stagione di merda!

I giorni sono troppo lunghi e di conseguenza si ha troppo tempo per pensare.

La mattina vola, la sera lavoro, torno a casa e mi annoio.
Oramai tutti sono già volati a Cagliari e io sono qui da solo.

Se vuoi fare sesso stai pur certo che le persone della lista del pungiglione non saranno disponibili o forse saranno in procinto di mandarti a fare in culo.

Perché?
Io so perché.
Il sesso promiscuo è come la gelateria.
Ad ogni persona viene assegnato un gusto.
Avvolte ti va il cioccolato, avvolte il fiordilatte, altre volte il pistacchio o la fragola.

Scegliere un gusto comporta scartare gli altri, avvolte passano mesi prima che tu abbia voglia di fragola.
E intanto l’uomo o la donna fragola aspettano.

Wizzy in questo periodo è un po’ fragola.
Nel momento della vendetta non avrò abbastanza forza di volontà per dire adesso continua a gustarti la banana!
E’ sempre compromettente usare i frutti come metafore, perché la gente li associa subito a cazzi e fighe.
Gusti! Sto parlando di gusti!

Non voglio scendere nei particolari di quando si possono abbinare più gusti di gelato.
Quelle si chiamano orgie.

Vanno molto di moda.
La più trendy?
Più trendy persino del braccialetto di Smarties che tutte le bimbeminkia indossano?

Sì, il nuovo trendy dell’estate è lo sfigato single che fa intrattenimento per adulti alle coppie annoiate in cerca di un nuovo buco o protuberanza.
Il cosiddetto menage a trua.

In breve la coppia si concentra su lui o lei; scusate ho finito le metafore per stasera.

Essere single d’estate è terribile, tutto te lo ricorda; il mare che si infrange sugli scogli, i gabbiani che volano alti, le coppiette che si baciano nella spiaggia, l’arredatore di interni che ti propone un solo lavabo per la cucina dicendoti che tanto sei solo e te ne basta uno…

E allora?! Farti i cazzi tuoi?

Ho scelto un lavabo per una questione di spazio , brutto stronzo!
E poi da quando per lavare i cazzo dei piatti bisogna essere in due?
Non lo sai che esistono i piatti di plastica Paif ?

Davvero, se uno si compra casa e non è in coppia viene etichettato come solo.

In effetti non è solo, ha i suoi amici, ma ha bisogno anche di altro.
Ed ecco che se non può averlo si installa un pericolosissimo meccanismo di shopping terapeutico.

La persona sigle, infatti, è predisposta a colmare i suoi appetititi sessuali con costosi auto-regali.
Definizione veloce di auto-regalo; vedo una cosa, mi piace, me la compro, sono felice per i prossimi 2 giorni.

Shopping ingiustificato che con i tempi che corrono e l’ accattivante pubblicità contro il papilloma virus che dice “prima o poi lo incontrerai” è più sano del sesso occasionale.


Momenti di calore si alternavano a momenti di vituperio , io in cuor mio aspettavo solo la fine dell’estate e l’arrivo di un rassicurante autunno.

Non mi restava che aspettare le ferie, chiudere la finestra e lasciare il vento di Scirocco fuori.

Nel frattempo dovevo capire, come mai, ultimamente il mio caffè del dopopranzo aveva la stessa consistenza del succo alla pera.

io vado al mare, vado al mare,
non mi aspettare,
mi sono perso.