martedì, settembre 20, 2011

il mare nell'armadio



Forse è finita.
Anche per quest 'anno l'estate è andata.
Andare al mare si è rivelato faticoso e dispendioso.
E io per raggiungere il mare che mi piace mi faccio 70 km ( andata ).
Sarebbe stato più facile affittare una casa nelle vicinanze o andare in campeggio, ma qui non avrei avuto tutte le comodità che ho a casa mia.
Davvero un terribile cruccio.

Sarebbe più facile avere una porticina che quando la apri sei al mare e quando a richiudi sei a casa tua.

Come se il mare fosse dentro l'armadio.
Come se aprendo l'anta scorrevole si venisse travolti dal rumore del mare e il calore del sole.
Sarebbe bello.
L'altra sera ho visto per la millesima volta Chocolat , uno dei miei film preferiti.
( Per chi non sapesse di cosa parlo;
Nel tranquillo paesino di Lansquenet, l'arrivo di Vianne e della sua figlioletta Anouk stravolge le abitudini degli abitanti del luogo.
Proprio durante il periodo del digiuno quaresimale , Vianne apre una cioccolateria nel centro della cittadina e, come se non bastasse, non si reca in chiesa alle funzioni religiose e socializza con un gruppo di nomadi di passaggio.
Vianne, con l'arrivo del vento del nord, si sposta di città in città per proporre rimedi terapeutici a base di cioccolato .)
Stranamente come se fosse stato invitato, il vento del nord è arrivato anche qui.
Per un po' dimenticherò il mare.
Passerò i pomeriggi davanti al fuoco, seduto sul divano a mangiare castagne coi miei mici.
Una parte di me è davvero felice che stia finendo l'estate.
Non sentirò la sua mancanza, non sentirò la mancanza del mare.
Dietro l'alta dell'armadio ci saranno solo coperte e lenzuola.

Non si spiega però e per quale motivo, l'altra parte di me abbia scelto di rompere quell'equilibrio fatto di colori caldi e avvolgenti e di ricoprire il divano e con un telo in cotone di bellissimo azzurro.