lunedì, febbraio 20, 2006

track 4: Rosmarino

Sabato il cielo stellato era velato dalle nuvole e i miei pensieri andavano a 200 km/h.
La luna era alta e sinistra, luminosa solo metà ed io mi sentivo esattamente come lei.
Per tutto il tempo avevo finto di divertirmi.
Ancora una volta ero sconvolto dalla facilità con cui le persone si lasciavano per poi rimettersi poco dopo con altre diverse e chiamarle "amore".
Mi chiedevo se la parola "amore" come il sentimento stesso fosse qualcosa generato da un nostro desiderio di essere amati e non dalla persona che ci stava vicino.
Ho sempre desiderato per tutta la mia vita qualcuno che mi isolasse da questo stupido meccanismo umano.
Improvvisamente mi era sembrato di non avere niente e questo pensiero mi ha accompagnato per tutto il viaggio verso casa.
Sapevo che quella notte non sarei riuscito a dormire più di tanto, non per il caffè scecherato, ma perchè ero davvero troppo stanco .
Sono entrato a casa mia, nel camino il fuoco dava gli ultimi segni di vita.
Come sempre ho aperto il cellulare per salire la scala al buio e arrivato nella mia stanza ho come avuto l'ispirazione.
Sempre al buio ho preso un foglio di carta e ci ho scarabocchiato quattro frasette (" potrebbe servirmi per il fumetto ").
Potrebbe servire per me...
Ho preso l' unica candela rimasta nella mia stanza e l'ho trovata appropiata visto che era di colore verde e profumava di mela; l'ho messa su un piattino di vetro che avevo sul comodino e recuperando l'accendino da sopra il davanzale ho preso tra le mani il foglio di carta sulla quale avevo scarabocchiato quella frase..
Scuro è il sentiero,
barlume di cero,
rischiara la via...
...da ogni malia.
La fiamma azzurrina dell'accendino si è trasformata in quella color oro fuso della candela, la mia stanza si è illuminata di una luce stupenda che sembrava accarezzare ogni singolo oggetto e il delicato aroma della mela verde mi ha fatto sprofondare in un sogno profondo.
Correvo lungo i viottoli di una città sconosciuta, un posto che non avevo mai visto, le case erano alte ed io mi sentivo spaesato, triste e confuso.
Sono entrato in un bar per chiedere che città fosse quella , ma nessuno voleva dirmelo e io mi sentivo cattivo e volevo fare qualcosa di terribile, di violento.
Piccole mani si sono appoggiate al bancone del bar: era una bambina di cinque , sei anni.
"Gaya?"
Gaya ha alzato la faccia e non era Gaya: era Alba che mi sorrideva.
L'ho abbracciata e mi sentivo felice come quando arriva una bella notizia che tanto hai tanto aspettato.
"Finalmente!"
"Finalmente!Ti ho aspettato, ti ho aspettato tanto!"
(Ma questo è solamente un sogno...)
Questo ultimo pensiero avrebbe dovuto farmi svegliare , invece il sogno ha cambiato scena e mi sono ritrovato vicino al Castello di Sanluri con Monica (un'altra mia cugina).
"Dobbiamo andare da Alba a portarle questi."
Tra le mani di Monica c' era un mazzolino dove alla base c'erano tanti rametti di rosmarino.
Mi sono svegliato che erano le 11 di mattina ed ho aperto il libro dei sogni.
Rosmarino : si sarà rianimati in un momento di desolazione da una persona di cui non ci si sarebbe attesi tanto affetto e tanta devozione.
Boh?! Vabbè almeno non è qualcosa di brutto..
Dopo pranzo me ne stavo pigramente al computer quando in chat ho conosciuto un persona e visto che la serata non si prevedeva nulla di divertente ho deciso di incontrala.
Mi è bastato poco per capire che avevo incontrato una persona importante , un persona potente che aveva molte conoscenze.
Mi ha mostrato che lavoro faceva, mi ha mostrato quali persone conosceva, alcune delle quali le ha chiamate di fronte a me.
Ma nessuno crederebbe a questa storia e quindi la racconterò solo ai miei amici più cari.
Anche perchè sarebbe più facile far credere che ho fatto comparire un coniglio dalla mia cuffietta.
Di sicuro stava cercando di impressionarmi, poteva chiaramente aiutarmi a realizzare qualunque cosa.
Non ero euforico, non ero felice, anzi più volte ero disgustato dal suo modo di parlare dal suo descrivere la vita come se fosse tutto uno squallido baratto.
Non si può fingere che ti piacca qualcuno se non ti piace neppure il suo carattere, non ci puoi andare a letto se non ti piace fisicamente e non puoi baciare una bocca da dove escono frasi disgustose.
Era dunque questo il risultato di quella piccola magia della notte prima?
Era questa la persona che mi avrebbe aiutato in un momento di desolazione?
" Andiamo a mangiare una pizza assieme?"
" No, io vorrei tornare a casa... sono stanco."
" Ci rivediamo o questa è la prima ed ultima volta? "
" Si, certo... magari un altra volta" . ( neanche per sogno.)
Tornato a casa i miei genitori erano già nella loro camera e in cucina c' era la mia cena da riscaldare.
I fusilli al sugo , le polpette , il petto di pollo al vino bianco e la spinacina ....non sapevo davvero come avrei fatto a mangiarmi tutto, ma sapevo che mia mamma aveva esagerato perchè si era accorta che ero triste e che di sicuro non stavo andando a casa di Gianni quando sono uscito.
Se ambizione avesse fatto rima con amore oggi sarei a Roma per parlare con qualcuno che avrebbe saputo come farmi ...beh lasciamo perdere.
Non voglio prezzi da pagare perchè anche se trovassi un lavoro che mi piace mi sentirei sempre in trappola , mi sentirei sempre come quella luna che brilla per metà.