giovedì, aprile 12, 2007

Sta arrivando


E stasera si rientra a lavoro.
In questi ultimi sette giorni ho lavorato solo un giorno, grazie a ferie e riposi vicini.
Nonostante il cielo sia grigio e minaccioso sento l’approssimarsi dell’estate e con esso quel senso di solitudine che mi accompagna da quando sono piccolo.
Amo l’estate solo quando sono al mare, diversamente trovo che sia una stagione inutile.
Quest’anno vorrei vedere qualche bella spiaggia, ma non credo che organizzerò qualcosa.
Lascerò che sia il caso a portarmi lontano.
Ogni volta mi trovo io a dover organizzare tutto; i miei amici non hanno un briciolo di iniziativa e se hanno l’ispirazione io non vengo di certo coinvolto.
Non finirò mai di scrivere che le persone pensano principalmente ai cazzi loro, anteponendo ai propri amici le persone ancora ignote con la quale dovranno, forse, scopare.
Io essendo un extraterrestre preferisco sempre gli amici o i potenziali amici; se c’è da scopare si scoperà, ma non posso pormelo come obbiettivo principale.
In tutto questo periodo ho lavorato a fondo sul mio carattere cercando di diventare un po’ più egoista, non perché ne avessi la necessità, ma perché il mio intento era mostrare attraverso di me i comportamenti che non mi piacciono.
Solitamente sono le persone veramente egoiste a farti notare che sei egoista.
Probabilmente io sono solo arrogante, ma tale appellativo è solitamente attribuito alle persone esplicite, persone limpide che non amano omettere.
Ho imparato a convivere con la mia solitudine; forse è un sentimento amplificato per tutti coloro che sono figli unici.
La solitudine può apparire buia e senza uscita, ho imparato a gestirla, a trasformarla in qualcosa di creativo.
Sono consapevole del fatto che essere troppo creativi significa anche essere schiavi della propria passione, ma in fondo chissenefrega.