domenica, maggio 20, 2007

Vampiri


Il cielo stellato senza luna ,
sul fianco di una montagna luci lontane si specchiano sul mare.


Scendevo la scala che porta alla cucina e in quel momento tu che cucinavi per me hai alzato la testa e mi hai sorriso.
Il tuo sorriso era sincero, ma mi ha colto impreparato poiché la mia mente non ricorda che qualcuno mi abbia sorriso mai con quell’espressione così dolce.
Per tutto questo tempo ho sempre avuto l’impressione che fossero dei cani a sorridermi con la bava alla bocca dove denti aguzzi scintillavano fuori.
Sono sempre stato circondato da vampiri.
Davanti a me una finestra rifletteva la mia immagine per intero ed io per la prima volta mi sono visto esattamente come mi vedevi tu.
Credo in quel momento di essermi trasformato in angelo.
Nel mio viso non c’erano segni, i miei occhi erano ancora più grandi e il mio corpo non aveva difetti.
Dentro di me si è fatta strada una nuova consapevolezza che dal cuore è arrivata fino alla testa tramutandosi in verità.
Per quanto gli esseri umani possano rialzarsi da soli e rendersi indipendenti i doni dello spirito potranno averli solo dagli altri.
Non sarei stato più quello di prima; ero come un serpente che aveva abbandonato la sua vecchia pelle e mostrava a tutti la sua nuova corazza di scaglie.
Ad ogni pensiero luminoso si intrecciava in maniera inesorabile un altro oscuro e senza speranza, perché le due cose erano indivisibili dentro ogni essere umano.
Io ero stanco.
A che cosa era servito trascorrere una giornata da principe?
Questo non mi avrebbe minimamente avvicinato al mio sogno ne mi avrebbe dato modo di raggiungerlo.
Le persone che mi circondano e che mi hanno circondato sono sempre state opportuniste e false, sapevano omettere le cose più importanti e non hanno esitato neppure per un secondo a mostrare la loro natura da vampiro.
Al momento la mia riserva di fiducia verso le persone si esauriva così.

Il cielo stellato senza luna ,
sul fianco di una montagna luci lontane si specchiano sul mare.
Questo sogno apparteneva solo a me, non era condivisibile con nessuno.