giovedì, giugno 12, 2008

Nel mio intimo non c’è Chilly

Era una di quelle giornate nuvolose che non sono dedicate né alla pioggia né al sole.
La leggera brezza di fine primavera era rimasta fuori dal centro commerciale dove io e Alevù dovevamo assolutamente comprare qualcosa, intervallando tale sforzo con panini, merendine e succhi di frutta freschi.
Anche in una giornata perfetta, col il jeans perfetto, col il clima perfetto e i negozi perfetti può capitare di imbattersi in un improvviso disturbo della defecazione caratterizzato da un emissione esplosiva di merda, meglio conosciuta come diarrea.

Fortunatamente Alevù nelle sue grandi borse ha vari astucci atti a far fronte alle più svariate esigenze; dal kit antipelo che potrebbe crescere in giornata, alla penna sbiancante ACE, per le macchie causate da frettolose merendine, al make up di Cinecittà, alle salviettine umidificate per una rapida ed efficace detersione.
Mentre fuggivo nel più vicino e squallido bagno del centro commerciale di Pirri, Alevù estraeva dalla sua borsa una pratica confezione verde di salviettine Chilly.

Meno pratico era stato far fronte al mio bisogno di libertà senza appoggiare il deretano nel water, ma tanto Zia Dora avrebbe detto che virus e batteri si sanno anche arrampicare.

Dopo un unico spruzzo ero già pronto per estrarre una salviettina e detergere la parte interessata con la tecnica di pulizia che tutti abbiamo imparato da bambini.

Poco dopo essere uscito dal bagno il mio culo ha preso fuoco.

Non ci ho messo molto a comunicare il mio malessere ad Alevù chiedendo, con gentilezza, che cazzo di salviettine mi avesse appioppato.

Era come avere un pacchetto di hols mentoliptus su per il culo!

Alevù giustificava la sua scelta commerciale dichiarando che io non potevo capirlo, ma che per le donne era molto importante avere quella sensazione di freschezza e pulizia, li.
In passato mi era capitato di provare le Chilly rosa senza avere nessun tipo di problema: solo in quel momento potevo capire come mai ne esistevano due tipi diversi con diversi colori.

Ma come potevo immaginarlo?

Dopotutto esistevano anche Nintendo Ds di diverso colore eppure tutti facevano la stessa cosa….

Dopo qualche minuto il mio culo era a posto , ma insoddisfatto della spiegazione di Alevù al mio rientro a casa scrivendo la parola “Chilly” su Google e cercandola per immagini, ecco la foto che mi si presentava davanti:

... da qui la decisione che nel mio intimo non ci sarebbe mai più stato Chilly, specialmente quello verde.