domenica, settembre 20, 2009

il peccaminoso spuntino notturno


La fine dell’estate richiamava a se un fastidioso raffreddore.
La voce, come l’audio, andava e veniva.

Mi sentivo come un antenna in mezzo alla tempesta.

Ripercorrevo quel giorno d’estate in cui mi ero sentito insolitamente bellissimo.
Ogni tanto il mio corpo riportava quel sole e la notte, ricoperta di strati di plaid, diventava bollente.

Strato dopo strato cadeva nel pavimento, ma quel sole non voleva sentirne di tramontare..

La pioggia era andata via assieme alla rottura accidentale del mio cristallo più bello.

Dentro di me non c’era la volontà di trovare la pace, per tutto il giorno non avevo fatto altro che assumere carboidrati.

Quella voglia era insaziabile.
Sapevo che in entrambi i casi mi avrebbe fatto male. ( al colon)

Scelsi, non per scelta, il male minore.

Fu in quel momento che i miei denti trovarono il conforto affondando famelici su quel tortino al cacao.

Che cosa era la vita nel cuore della notte senza quel pericoloso piacere?

In quel momento mentre il tortino al cioccolato si consumava tra le mie dita ero sicuro che non fosse lui il protagonista di questo post.