venerdì, ottobre 20, 2006

Senza pensieri


Sono le due di notte a farmi compagnia c'è un brik di succo al nettare tropicale.
L'unico suono è il ronzio del computer che sta sempre elaborando qualcosa; un pò come la mia testa dove un piccolo tarlo scava delle gallerie infinite senza mai trovare l'uscita.
Oggi c' era la pizzata di squadra, avevo fatto di tutto per non andarci, ma poi alla fine mi hanno convinto e come succede nella maggior parte dei casi, non volevo più tornare a casa.
La pizza aveva un retro gusto malinconico perchè sapevo che quella sarebbe stata la prima e ultima pizzata con quella squadra.
Tra meno di 10 giorni ci sarà un rismisto e a lavoro le squadre saranno completamente rifatte.
Proprio adesso che cominciavo a stare bene con tutti, proprio ora che scoprivo che le persone che mi stavano sulle palle erano in realtà solo timide.
Tutto questo sconvolgimento nella mia vita sembra una costante.
Ogni volta che mi affezziono a qualcuno per un motivo o per l'altro sono costretto a percorrere una strada differente.
Non siamo noi a scegliere le persone che vogliamo nella nostra vita anche se lo desideriamo con tutte le nostre forze e nel mio caso sembra proprio che io debba stare lontano anche dalle persone che amo.
Avvolte ho come l'impressione di essere un punto fisso in questo spazio.
Un punto luminoso dove tante persone si avvicinano, persone che alla fine però vanno via perchè devono percorrere la loro strada.
Ed è così difficile ogni volta dover ricominciare.
Forse è per questo che mi sono indurito, che sono diventato ancora più razionale nei miei ragionamenti, che non credo nella stabilità delle cose, perchè la vita stessa non è stabile.
Le certezze non esistono.
E' stupendo potersi sentire parte di qualcosa.
E' stupendo poter immaginare che in questo mondo non si è soli e che puoi avere ancora fiducia nelle persone.
Osservavo e ridevo senza partecipare ai discorsi, per una volta volevo ascoltare anzichè monopolizzare tutto con la mia esuberanza.
Non era più importante dover strafare per essere il primo in ogni cosa, per essere in assoluto il più originale.
Per tutta la vita mi ero contraddistinto; se c'era qualcuno più bravo di me io di certo sarei riuscito a fare qualcosa che era talmente fuori dal comune che questo mi avrebbe reso unico.
Era tutta energia sprecata.
Per questa notte la mia sete di rivalsa sarebbe stata spenta da quel succo di frutta e mi avrebbe regalato un notte serena dove il mio cervello non avrebbe elaborato nulla e si sarebbe lasciato trasportare dolcemente in un mondo soffice senza pensieri.