lunedì, gennaio 08, 2007

Saldi stitici



Un' immagine inedita di Filayppo Von Fustemberg ed Emanuela Ver Muller che mostra la sua collezzione di immagini che ritraggono i suoi amici venuti male che conserva gelosamente.

Lui aveva una roba spropositata; guardandolo mi veniva da pensare ad un divieto di sosta.
Lei in ginocchio con gli occhi serrati aspettava di essere travolta da una densa passione.
Ero li che guardavo un sito altamente erotico senza provare nessun tipo di stimolo, apatico davanti a tutto quel trivellare.
Nella mia mente si alternavano come diapositive i giorni di questo inizio anno dove la gente aveva dato dimostrazione della sua imbarazzante maleducazione.
La maleducazione è fatta di tante cose.
Avvolte capita che persone che non hanno nessuna confidenza con me si prendano certe libertà che ancora non ho concesso, irritando così il mio animo sensibile che si manifesta attraverso una stitichezza di emozioni.
La cosa più irritante è stata quando ieri-
Mentre facevo shopping con Emanuela Ver Muller ho chiesto quanto fosse la percentuale di sconto applicata su quella bellissima maglia a strisce rosse e nere che mi dava un tocco di anarchia che non sapevo di possedere.
10%.
Soltanto il 10%?
Se vuoi la roba a metà prezzo si trova il quel reparto laggiù…
E’ stata questa la risposta di quel pezzodimerdastupidocretinocoglione.
Ho osato pure dirmelo con sufficienza.
Che cazzo di sconto è il 10%? Non sai che persino Sky permette a teste di cazzo come te di avvalersi di splendidi canali televisivi facendoteli pagare solo il 50%?
Una persona qualunque gli avrebbe lanciato la maglia e mandato a fare in culo.
Io no; la prendo lo stesso, mi piace moltissimo.
Ho tirato fuori tutti i soldi in carta che avevo, poi ho preso il bancomat, il postpay e un sacco di altre cose di quella forma rigida per poi farle cadere con non curanza dentro la mia borsa.
Ho pagato in contanti,( tanto lo scopo era quello), ho prelevato il pidocchiosissimo resto di 51 euro, ho salutato sfoggiando il mio sorriso più falso.
Ho accartocciato lo scontrino e con un ampio gesto della mano ho gettato lo scontino all’ingresso del negozio con una teatralità che avrebbe fatto cadere le protesi a Sophia Loren.
Solo dopo ho pensato che lo scontrino poteva servirmi nel caso avevo bisogno di sostituire la maglia.