sabato, giugno 30, 2007

Meglio una sega


Da poco hanno sradicato da tutto il mio vicinato i lampioni poiché pericolanti e arrugginiti, di conseguenza la notte restiamo al buio.
Io adoro andare a dormire e guardare la luce che attraverso i buchi delle tapparelle si proietta sul muro.
Da un vago senso di discoteca.
In mancanza di questo rimane il mio portatile che posso spostare da una parte all’altra della mia camera, grazie ad un mobile che è strutturato per infilare la sua base anche sotto il letto.
Non manca mai vicino a me un succo di frutta al nettare tropicale che bevo dai tempi delle scuole.
Solitamente lo bevo la notte prima di andare a letto; c’è chi si beve la birra , c’è chi si beve il succo.
Ogni tanto abbasso lo testa per guardarmi il petto e non vedo l’ora che mi rispuntino i peli così vado dall’estetista e me li faccio strappare.
Non è un modo per punirmi è un modo per dire a madre natura mi hai fatto coi peli e io me li tolgo troia.
Non per niente si chiamano peli superflui.
La parola superfluo dice tutto, senza contare che l’ultima volta l’estetista mi ha preso 8 euro.
Un affare; per questo vado a Villacidro.
Mi stanno convincendo a farmi strappare pure i peli delle ascelle, tanto tra barba e capelli la schiavitù era già cominciata.
Da Alevù oltre ad essermi comprato tutte le cose necessarie per una depilazione fai da te ho pure preso una costosissima maschera che elimina i punti neri, il resto della mattinata lo abbiamo trascorso a guardare un sito con foto audaci.
Ieri una persona mi ha detto che avrebbe voluto vedere anche oggi.
Io non avevo nessuna voglia di vederla anche oggi, però speravo che mi chiamasse per verificarne la coerenza.
Coerenza zero.
Un sacco di bei discorsi, ma di fatto la mattina quando accendo il telefono mi arrivano i messaggi che mi mostrano le chiamate ricevute.
Alle 2 alle 3 di notte, orari da sesso, logico.
Meno male che non ho tutta questa fame, non aspetterei mai fino a questi orari, tutt’al più mi faccio una sega.
Meglio una sega davvero piuttosto che aspettare.
Vorrei davvero che mi cadesse il pisello per terra e sparisse; forse così diventerei un essere senza sesso e sarei davvero libero.
Non sono schiavo del sesso, ma mi inebrio della speranza che questo mi da.
Non pretendo certo un amore da Titanic, ma almeno riuscire a vedere una persona che mi piace più di 2 volte sarebbe un traguardo.
Non posso neppure dare la colpa all'iceberg.
Io non sono fatto per stare con qualcuno perché ho un modo molto egoista di amare quindi non ho neppure grandi pretese verso gli altri.
Fortuna che in quei pochi giorni di ferie mi sono preso una casetta al mare, mi circonderò solo di strettissimi amici e farò finta di essere un'altra persona.
Infatti ho deciso che in quei giorni non sarò né Ricky, né Wizzy, mi inventerò un nome estivo dal sapore gitano.
E intanto continuo ad ascoltare la canzone di Irene grandi che dice “muoia sotto un tram più o meno tutto il mondo”mentre Giugno sparisce tra queste pagine assieme alla mia speranza di essere per qualcuno, un principe.