sabato, settembre 08, 2007

Quello che rimane

Ero troppo giù e così con la complicità di Zia Dora sono andato a fare spese.
Solitamente spendere soldi mi fa sentire meglio.
Sono tornato a casa con un enorme tappeto nero con un motivo circolare bianco che a guardarlo viene quasi mal di testa e un navigatore satellitare tom tom.
Mi sono comprato lo yogurt da bere al cocco e ananas perché questo mi avrebbe fatto pensare alla casa al mare e a i miei amici Filayppo e Peo e forse mi sarei sentito meno solo.
Ma alla fine non è servito a niente.
Il tappeto lo buttato per terra dove doveva stare e il navigatore è rimasto giù in cucina chiuso nella scatola.
Poi ho provato con la terapia del buon umore e sono andato a casa di Maura Pozzy.
Quando metto piede in quella casa non posso fare a meno di pensare ad Halloween.
Ne ho un ricordo bellissimo.
E’ stato troppo divertente preparare i costumi, aspettare il giorno per mascherarsi.
Neppure quando ero bambino Natale aveva lo stesso fascino.
Quello ero io.
Io ero quello a cui Maura aveva messo per la prima volta la prima volta la matita negli occhi e mi aveva trasformato in Wizard.
Quello ero io.
Quella persona che non aveva nient’altro in mente che vivere quella magia.
Perché la magia era quella.
La magia era essere mascherati e sentirsi perfettamente a proprio agio davanti alla gente.
Quella sera ricordo che nessuno riusciva a togliermi gli occhi di dosso.
Quello ero io.
Questa settimana non ero io.
Comincia sempre nello stesso modo e finisce con il terzo o secondo appuntamento.
E quindi in attesa del quarto vivo nella speranza che questo si concretizzi.
Io non capisco dove sbaglio, forse sono troppo cristallino nei miei sentimenti, magari li manifesto attraverso i gesti, quindi anche se me li tengo per me questi vengono alla luce mostrandosi per quello che sono e spaventando la gente.
Non mi voglio fidanzare, non mi voglio sposare, non voglio tenere qualcuno dentro ad una vetrina; voglio solo che provi un po’ di affetto per me.
Perché non è l’amore che tiene unite le persone nelle difficoltà; è l’affetto.
L’affetto si costruisce nel tempo mattone su mattone, ma in questo poco tempo io non ho la possibilità di costruire nulla di tutto ciò.
Se desideri vedere qualcuno e questo trova delle scuse per rinviare l’appuntamento ci sono poche seghe mentali da farsi.
Tale gesto ti colloca subito in una scala di valori molto bassa.
A quel punto sparire è la cosa più dignitosa da fare.
Forse semplicemente non piaccio.
Allora che mi si dica chiaramente ; scusa, non mi piaci.
La verità fa male, ma le bugie corrodono.
Troppe bugie mi sono state raccontate.
Perché la gente continua a mentirmi?
Non capisce quanto questo mi fa soffrire?
Non capisce quanto siano trasparenti le storie che mi vengono propinate?
Sai Alba, quel giorno molti di noi sarebbero voluti morire al tuo posto.
Perché molti di noi erano insoddisfatti della propria vita e non desideravano altro che disfarsene perché quella era l’unica soluzione.
Per come eri, molti di noi sapevano che se tu fossi sopravissuta avresti avuto una vita bella e felice.
Avresti sicuramente avuto qualcuno accanto che ti avrebbe amato per quella che eri.

A nessuno sarebbe importato se eri intelligente o stupida perchè tanto avresti vinto sempre tu.
E allora perché molti di noi sono ancora vivi?
Perché continuiamo a vivere nonostante ci manchi in questo mondo la cosa più importante?
Ma soprattutto;
perché permetto alle persone di entrare e uscire a proprio piacimento dalla mia vita?
Dopo l’ennesima delusione mi sono sentito libero da ogni catena.
Non avevo più motivo di stare in ansia, non avevo più nulla da perdere; nulla era mai stato realmente conquistato.
Il mio potere magico si era ancora una volta esaurito miseramente lasciando dietro di se i frammenti di un sogno della quale era meglio liberarsi al più presto.
Quel desiderio mi avrebbe reso pesante e mi avrebbe incatenato ad esso, avrebbe condizionato la mia vita, avrebbe reso tutto più cupo ed io non sarei stato più me stesso.
Stavolta ero stanco, profondamente stanco; di sicuro non c’erano sali minerali o enzimi che avrebbero potuto riequilibrare questa mia stanchezza interiore.
Non importa quanto tu sia intelligente, non importa quanto tu possa fare le scelte giuste.
La forza di volontà non sempre determina il successo, poiché sarai sempre circondato da persone che volontariamente e involontariamente ti faranno del male.
Per quanto ancora riuscirò ad esorcizzare il male dentro me?
Dove troverò le risorse necessarie a farlo?

Le mie mutande sexy giacevano in un angolo del cassetto inutilizzate,
il navigatore mi sembrava inutile poiché non avevo nessuna meta da impostare
e il mio tappeto era solo un pesante rettangolo nero
perché non poteva volare
e portarmi via.