martedì, settembre 11, 2007

Borderline


È la quarta volta che cancello e comincio da capo.
Non riesco a scrivere quello che provo e posso farlo solo se sono completamente sincero.
Perché se non intrattengo me stesso, nulla di tutto quello che scrivo ha un senso.
Non capisco perché il ritorno di Britney sia stato così criticato; era impacciata, qualche chilo di troppo; ma non era pur sempre bellissima?
E’ incredibile come la gente possa avere la capacità di distruggere anche le persone più carismatiche con qualche parola.
Qualcuno mi ha detto che io non sono forte, ma fingo di esserlo.
E’ vero.
Io non sono affatto forte poiché sono troppo emotivo.
Perché le persone che ci piacciono hanno tutto questo potere su di noi?
Che cosa succede quando ci sentiamo inadeguati e abbandonati?
Molti di noi potrebbero rassegnarsi ed andare avanti accettando che alcune cose sono fuori dalla nostra portata.
Coltivare delle speranze può essere causa di dolore.
Io sono uno che fa subito un ragionamento razionale, ma questo non vuol dire che faccia la scelta giusta.
Pur restando consapevole di quale sia il mio limite, lo supero nel vano tentativo di compensare quello che mi manca.
Se non possiamo avere quello che vogliamo, va bene qualsiasi cosa possa sostituirlo?
E come dire va bene chiunque?
Questa è la modalità borderline.
Un vortice di abbandono generato dalla poca fiducia in se stessi.
In questo periodo senza rendermene conto sono scivolato in un baratro di eccessi.
Non c’è bisogno di bere e di drogarsi, credo che anche il sesso sia una specie di sedativo se praticato per colmare un vuoto interiore.
La droga non fa la stessa cosa?
E’ forse un modo per raggiungere un’ altra dimensione?
Non è forse un modo per dimenticare i propri problemi e concedersi una pericolosa pausa dalla vita di tutti i giorni?
Non lo so e chi si è mai drogato…
Non oso neppure pensare che cosa succederebbe se alterassi chimicamente la mia coscienza.
Un mix di emotività e chimica…
No, non ne uscirei vivo.
Il sesso però può in qualche modo assomigliare a una droga?
Io devo arrivare sempre ad un passo dal distruggermi per capire.
Perché molti di noi hanno bisogno di esperienze estreme per colmare le proprie delusioni?
Non so più reagire come un tempo, non riesco più a concentrami come quando disegnavo.
Non riesco più a vederla come una ragione di vita, perché la mia vita è cambiata e quello che metto su carta ha perso di spessore emotivo.
E si vede.
Non mi basta più una bella canzone per sentirmi liberato.
Avvolte è come se mi dessi in pasto al mondo senza fare nessun tipo di resistenza.
Usami e buttami via, così potrò stare male.
Non è forse questa una forma di autodistruzione?
Non è forse questo un comportamento al limite?