lunedì, dicembre 18, 2006

IL CAZZO


Sabato sono stato brutalmente paccato.
La ragione è sempre la stessa: il cazzo .
Quando si tratta di cazzo la gente non ragiona più, pensa solo ad averlo e si dimentica degli impegni presi da settimane pur di poterlo stringere e potersi inebriare del suo calore.
Alcune persone fingono anche di non conoscerti più, prima il cazzo e poi gli amici.
Quando il cazzo non c’è ecco che il mio cellulare si illumina animato dai lamenti dei più disparati orifizi tristi e voraci che annegano nel loro stesso incolmabile vuoto.
A quel punto un buon amico come me dovrebbe essere disponibile, mettere da parte il fatto che il cazzo è un cimelio di culto dalla notte dei tempi e che quindi venga prima di tutto.
E invece un cazzo!
Me ne sbatto totalmente!
Naturalmente vengo accusato di cinismo ed egoismo.
Il cinismo può essere un' arte raffinata e tagliente, l’egoismo, per le persone come me è qualcosa che si apprende osservando il comportamento degli altri nei propri confronti.
Che la gente ci creda o no ho sempre passato dei brutti momenti non appena mi sono dedicato agli altri.
Ho trascorso tutta la mia esistenza ad essere il migliore amico di tutti finché cazzo o altro apparato non ci separi.
Ore ed ore a sopportare gli stessi e pedanti discorsi che alla fine troveranno una soluzione della quale non verrò reso partecipe.
Quando una persona mi pacca ci resto così male che mi passa totalmente la voglia di uscire e non cerco neppure di trovare un'altra persona con cui farlo.
Non fa parte del mio carattere trovare sostituzioni; queste sono cose che fanno gli opportunisti che non hanno nessun rispetto per gli amici.
Per qualcuno l’amico è una persona fisica con la quale trascorrere del tempo fino al momento in cui il cazzo possa tornare a colmare quel vuoto.
La gente pensa esclusivamente ai cazzi propri e più cresco e più mi rendo conto che questa non è una metafora.