domenica, febbraio 22, 2009

Cristallo Terapia; Ametista.

Si dice che siano le pietre a scegliere i loro proprietari;
questo costoso portacandele, ieri ha scelto me.

CHAKRA: Sesto e Settimo.
ELEMENTO: Acqua.
SISTEMA CRISTALLINO: trigonale.
CLASSE MINERALE: ossidi, gruppo dei quarzi.
SEGNO ZODIACALE: Sagittario, Acquario, Pesci, Scorpione.
PROFUMO: mirra.
LUCE: Pace nella sapienza.
COLORE: indaco, violetto.
SEDE COLLEGATA: terzo occhio.
DIVINITA' COLLEGATA: La Madre Divina.
ENERGIA: Purificazione del subconscio per accentuare l'intuizione; stato della mente in perfetto equilibrio, porta alla devozione; permette di vedere la perfezione divina in tutte le cose.
COGNIZIONE: aiuta a superare i momenti di tristezza; concilia il sonno, rende piu' chiari i sogni. Aiuta ad affrontare con piu' coscienza le situazioni.
Attenua le tensioni.



Durante il Medio Evo l'Ametista era più cara del diamante ed era utilizzata dall'alto clero e dalla nobiltà, nell'anello dei cardinali, dei re, dei duchi come simbolo di potere assoluto poiché chi conosceva lo spirito poteva dominare anche la materia.

Dopo il cristallo bianco l'Ametista è la principale pietra della tradizione occidentale.

Il suo raggio violetto emette una vibrazione speciale capace di potenziare la nostra coscienza superiore, producendo la spiritualizzazione della mente e stati alterati di coscienza.
L'Ametista apre le porte verso la comprensione magica dell'Universo.

Nella tradizione orientale l'Ametista è la pietra del 6 chakra o Ajna, frontale, meglio conosciuto come 'Terzo Occhio'.
Questo chakra è l'abitazione dell'anima che una volta 'aperto' si ottiene la visione delle realtà superiori dell'Universo.

L'Ametista è una pietra lunare (yin) sotto l'influsso della luna questa pietra sacra risveglia in noi l'aspetto femminile dell'Universo, ciò significa risvegliare le facoltà magiche latenti: intuizione superiore, sogni ispirati, premonizione, sesto senso, comprensione, visione astrale.
Essa ci conduce verso le emozioni più elevate, la sensibilità spirituale e il piacere.

L'Ametista insegna l'umiltà, mostrandoci l'infinito che ci circonda ci mostra anche quanto è ridicolo l'ego.
Inoltre ci consola nelle sofferenze, mostrandoci come superare le difficoltà che ci affliggono.

L'Ametista è la porta per la nostra suprema realizzazione interiore, è la pietra per ritrovare il nostro vero Sé.
Ci offre pace interiore, allontana l'egocentrismo, facilitando la nostra crescita spirituale e ci insegna che tutto è sacro nell'Universo.
Crea armonia, entrando in contatto con noi, armonizza i sette chakra.
Elimina le inquietudini, stimola la fiducia nelle nostre capacità spirituali e nella nostra autostima. Disperde lo scetticismo, la freddezza, l'indifferenza.
Risveglia la pazienza, crea una fede profonda e ci fa acquisire un carattere molto più sereno e fiducioso.


Di tutte le pietre sacre l'Ametista è quella che possiede una auto-coscienza più accentuata e una maggiore personalità.
Emette vibrazioni positive, messaggi, insegnamenti, avvisi di prudenza, con grande chiarezza.
Chi la porta con sé udirà con nitidezza la sua voce interiore, scoprirà un'amica sincera, una saggia consigliera.
Normalmente chi la porta vuole sviluppare un grande amore verso di essa.
Può accadere spesso che il suo possessore stia per dimenticarsela uscendo di casa e si senta chiamare attraverso l'intuizione, ricordandosi di prenderla con sé.
Essa sente la necessità di accompagnare, proteggere, confortare, avvisare, insegnare.

Quando l'Ametista si rompe è perché ha attratto su di sé qualcosa di terribile che sarebbe accaduto al suo possessore.
Ogni Ametista è una madre protettrice per chi la indossa.
Con amore e affetto lo protegge dalle malattie, dagli incidenti, lo avvisa sulle persone che possono fargli del male e gli ricorda gli insegnamenti spirituali.
É la pietra dei 'buoni consigli'.

Nel Medio Evo si credeva che l'Ametista portasse felicità coniugale, per questo nelle nozze dei ricchi, gli sposi baciavano l'anello di ametista del vescovo che officiava la cerimonia. Le madri la davano ai figli che partivano in guerra perché li proteggesse.
Quando nasceva un bambino gli si donava un'ametista per dare forza al suo Angelo Custode e proteggerlo dalle malattie e dal 'malocchio'.
Sui bicchieri dei ricchi era incastonata un'ametista, perché si pensava che si sarebbe rotta se vi fosse messo del veleno.
Fu utilizzata pure contro l'alcolismo, le malattie nervose, gli impulsi violenti, i dolori di testa.